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Viva Palermu e Santa Rusulia

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Oggi a Palermo si festeggia la Santuzza.

Santa Rosalia, patrona di Palermo, venerata non solo in Sicilia ma anche nel mondo, le cui reliquie sono conservate presso la Cattedrale di Palermo. Il tradizionale Fistinu di Santa Rosalia è un importante evento religioso e civile, che coinvolge centinaia di migliaia di persone.

Carro ra Santuzza

Non si hanno grandi certezze sulla storia di Rosalia Sinibaldi, la quale nacque presumibilmente nel 1130, a Palermo, dal conte Sinibaldo Sinibaldi, signore di Monte delle Rose e Quisquina, membro della famiglia dei Berardi, noti come Conti dei Marsi, famiglia discendente diretta dell’imperatore Carlo Magno, e dalla nobile Maria Guiscardi, nipote del re Ruggero II di Sicilia. Si dice altresì che fosse pronipote dei cardinali Berardo dei Marsi, Giovanni di Tuscolo, Leone Marsicano ed Oderisio di Montecassino.

Da giovane Rosalia visse nella ricchezza, pare fra la corte di Ruggero e la casa paterna, ubicata nell’attuale quartiere dell’Olivella. Rosalia, educata a corte, per la sua bellezza e gentilezza nel 1149 divenne damigella d’onore della regina Sibilla di Borgogna.

Dopo aver scritto e consegnato una lettera in greco con una croce di legno alle monache basiliane, avrebbe decise di trovare rifugio presso una grotta situata nei possedimenti del padre, presso Santo Stefano Quisquina, dove visse per 12 anni, documentando la propria scelta di vita eremitica con un’epigrafe latina scritta all’ingresso della grotta. Successivamente la regina Sibilla avrebbe consentito a Rosalia di far ritorno a Palermo e di occupare un’altra grotta, quella posta sul Monte Pellegrino, dove sarebbe morta nel sonno, in pace e in solitudine, il 4 settembre 1170, all’età di 40 anni.

La storia ci dice che le reliquie della Santa vennero rinvenute miracolosamente nel 1624 e, portate in processione l’anno successivo, contribuirono a liberare definitivamente Palermo dalla peste. Da allora la Santuzza viene invocata come patrona principale, mettendo in secondo piano gli altri patroni della città, tra cui Agata, Cristina, Ninfa e Oliva.

Noi Giovani Siciliani Liberi vogliamo ricordarla e chiederle la sua intercessione affinché ci liberi da questa peste moderna e da questi politici incapaci e supponenti che ci hanno portato allo sfacelo.

Viva Palermo e Santa Rusulía!

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